19 marzo: Festa di San Giuseppe. Ecco perché è la festa del papà
Il 19 marzo, nella ricorrenza di San Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, si festeggiano i papà. Altra festa dedicata al Santo il primo maggio con il titolo di San Giuseppe lavoratore.
San Giuseppe, dopo la Vergine Maria, è il più grande dei Santi venerato dalla Chiesa cattolica. Papa Pio IX, l’8 dicembre del 1870, ha proclamato Giuseppe, lo sposo di Maria e padre putativo di Gesù, Patrono della Chiesa universale.
Durante l’anno ci sono due giorni dedicati a San Giuseppe, il 19 marzo e il primo maggio. Il 19 marzo si festeggia Giuseppe come uomo che aderendo al disegno di Dio è divenuto confessore della fede nel custodire e proteggere Gesù e Maria. In questo giorno si festeggiano i papà che lo invocano come protettore. Il 1° maggio, invece, si festeggia San Giuseppe lavoratore, patrono degli artigiani e degli operai è una festa internazionale.
La storia di Giuseppe
Della vita di San Giuseppe si conosce poco. Si sa che è un discendente del re Davide ed è originario della Giudea, ha sposato la Vergine Maria e con lei ha accolto il progetto di Dio di dare una famiglia a Gesù. La sua vita è rimasta quasi sempre nascosta nella sua bottega di falegname, ma alcuni episodi del Vangelo raccontano la sua santità e danno ragione ai titoli a lui riservati: ‘uomo giusto‘ e ‘fedele’.
Quando viene a sapere che Maria, la sua sposa, attende un figlio, cerca la strada del risetto della donna che ama, in modo da non far cadere su di lei la vergogna. Dio interviene inviando un Angelo in sogno: il bimbo che Maria attende è il Figlio di Dio promesso per salvare l’umanità. Giuseppe accoglie il disegno di far da padre a Gesù sposando la Vergine Madre.
Da questo momento Giuseppe resterà per sempre accanto a Maria, anche se silenziosamente. E’ accanto a lei alla nascita di Gesù, con lei accoglie gli umili pastori e i grandi Magi, venuti da lontano per adorare il Figlio di Dio, è pronto a proteggere il Bambino quando Erode lo cerca temendo di perdere il potere sulla Giudea. Avvisato, ancora una volta, da un Angelo Giuseppe fugge con Maria e il Bambino in Egitto; passato il pericolo, avvertito dall’Angelo, si stabilisce con la sua famiglia a Nazareth. Quando Gesù si “perde” al tempio di Gerusalemme, Giuseppe è là, angosciato, a cercarlo, insieme a Maria.
Molte opere lo raffigurano sul letto di morte con accanto Gesù e Maria, come racconta la tradizione. In molti lo pregano in punto di morte essendo ritenuto il protettore di coloro che stanno per morire.