
Centrodestra e centrosinistra – Giorgia Meloni esclusa – sono “uniti” nel sostenere il governo Draghi ma “non sono in grado di trovare un punto di incontro e una candidatura condivisa” sul Quirinale. Per questo, è la “sensazione” di Marcello Sorgi, “presto o tardi, magari non in tempo per la prima votazione di lunedì 24”, si arriverà “a Draghi“. Ipotesi contro la quale, ricorda l’editorialista su La Stampa, “s’è di nuovo schierato Salvini, il kingmaker che finora, nelle sue consultazioni informali, ha ricevuto solo dei ‘no'”. Oggi 19 gennaio “il vertice dei giallorossi” che però finora “hanno giocato di rimessa, lasciando agli alleati-avversari di governo la prima (fallimentare) mossa“.
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