
Fumata nera al primo scrutinio per l’elezione del tredicesimo presidente della Repubblica. Come previsto. La prima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni nell’Aula di Montecitorio si è conclusa: le schede bianche sono state 672, nessuno ha raggiunto la maggioranza dei due terzi. Il più votato è stato Paolo Maddalena con 36 preferenze, seguito da Sergio Mattarella con 16, poi Marta Cartabia con 9 preferenze e Silvio Berlusconi con 7. Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini ed Elisabetta Casellati hanno ricevuto 2 voti ciascuno. I Grandi elettori sono riconvocati a Montecitorio domani pomeriggio alle ore 15 per la seconda votazione.
I risultati della votazione: 1° scrutinio
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Le prime tre votazioni prevedono l’elezione a maggioranza di due terzi dei componenti. Domani il numero degli elettori dovrebbe tornare a 1009 perché la Camera è convocata alle 12 per eleggere il sostituto del deputato di Forza Italia Vincenzo Fasano deceduto ieri.
Dopo i grandi elettori che hanno chiesto di poter anticipare il voto a causa di motivate ragioni di salute – il primo è stato Umberto Bossi (“Draghi? Un nome che può uscire alla fine”, ha detto il senatur) – sono stati chiamati i senatori a vita: presenti Elena Cattaneo, Mario Monti, Liliana Segre e Renzo Piano. Assenti, invece, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano. La votazione è proseguita in ordine alfabetico, dopo i senatori a vita e i senatori, è stata la volta dei deputati e poi dei delegati regionali. Intanto, nel parcheggio di Montecitorio, in via della Missione, è stato allestito il drive-in dove hanno votato i Grandi elettori positivi al Covid. Qui è stata respinta la deputata No Vax del Gruppo misto Sara Cunial che pretendeva di entrare perché sprovvista di Green Pass e quindi impossibilitata a votare in Aula.
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